mercoledì 1 ottobre 2014

Ciao Tala...


Tala ci è stata affidata da un amico allevatore e il nome originariamente scelto per lei era “Itala” di buon auspicio per la sua vita futura in Italia. A casa però per noi era diventata Tala a volte Taluchka come vezzeggiativo e coccolativo… eh già, da noi i nomi dei pelosi hanno un mucchio di varianti a seconda dell’occasione in cui dobbiamo rivolgerci a loro: Clody… Claudio… Topo, Puccio… Puccetto, Ozzy… Ozzino… Porzio (che non centra nulla ma è il nome con cui ci rivolgiamo a Ozzy quando abbiamo qualcosa di molto serio da dirgli), Orsa… Orsetta… Orsaccia…ecc
Era Agosto del 2003, un’estate caratterizzata da un caldo eccessivo iniziato a Maggio e terminato a fine Agosto con acquazzoni impressionanti proprio quando ci siamo messi in strada con il nostro vecchissimo camper, stile “figli-dei-fiori”, per andare a prenderla a Varsavia in Polonia.
Appena ci vide, pur avendo già sei mesi e vivendo con altri cani tra cui la madre e una sorella, ci adottò istantaneamente forse avvisata dal sesto senso che saremmo stati i suoi futuri compagni o forse sentendo che l’abbraccio con cui Giangi la coccolò la prima volta era per sempre - modalità di abbraccio che Tala adotterà solo con lui per tutta la vita...
Fummo ospiti dei nostri amici per qualche giorno e durante la nostra permanenza non si stacco mai da Leonardo, che al tempo non aveva ancora sei anni e che giocò con lei per quasi tutto il tempo. L’istinto materno che aveva dimostrato fin da cucciola, o meglio il saper riconoscere i tratti somatici dei cuccioli (in quel caso quelli di mio figlio) sarà una caratteristica che l’accompagnerà per tutta la sua vita.
Il suo aspetto non tipicamente corgesco, taglia grande e di colore sabbia con molte carbonature nere,  le fece guadagnare il soprannome di “faina” proprio per la somiglianza con quest’ultimo animale soprattutto da cucciolona, in quel periodo della crescita in cui le sproporzioni li rendono particolari… nel suo caso magra, lunghissima e con un colore così strano!
Caratterialmente tenace, affettuosissima e tenerissima con qualsiasi umano ma senza alcun dubbio femmina alfa e vista la sua mole non ebbe mai nessun problema a farsi rispettare da chiunque di pari specie. Unica eccezione i suoi figli ai quali concedeva perfino di mangiare nella sua ciotola, gesto che a qualsiasi altro cane avrebbe causato morte immediata per sgozzamento!
La cosa che più ci ha strabiliato in lei e che in molti anni di allevamento non abbiamo riscontrato in nessun’altra mamma-corgi (se non occasionalmente) è stata la capacità di riconoscere i suoi figli anche dopo molti anni.
Capita spesso che i nostri bambini nel corso della loro vita vengano a trovarci accompagnati dai loro bipedi e nonostante i cani di casa li accolgano in maniera festosa non sempre le famiglie si riuniscono con successo, nel senso che la maggior parte delle volte non avviene, soprattutto dopo molti anni, il riconoscimento madre-figlio. Lei invece ha sempre riconosciuto i figli che abbiamo avuto modo di rivedere anche a distanza di anni e il riconoscimento era evidente proprio per la sua poca propensione all’espansione con qualsiasi animale che non fosse un suo figlio.
Quei figli tanto amati, che venivano partoriti deponendoli con dolcezza nelle mani di Giangi e nessun altro!
Tala se n’è andata in un pomeriggio soleggiato ma ventoso, preludio di un temporale come poche volte abbiamo visto nel corso degli anni che ci ha visti abitare in questo luogo e forse dello stesso tipo di quelli incontrati quando andammo a prenderla a Varsavia… quasi un presagio che ci annunciava che se ne stava andando nello stesso modo in cui era arrivata…
Purtroppo non se n’è andata da sola ma l’abbiamo messa a nanna perché la sua vita era diventata troppo dolorosa e poco dignitosa e mi rimarrà per sempre impresso nella mente il suo ultimo sguardo… affettuoso e sempre fiducioso quasi a confortarci per la decisione dolorosa che avevamo preso sostituendoci a Madre Natura, quel tipo di decisione, quel libero arbitro che ti lascia dentro molti dubbi ma ti costringe a riflettere, a pensare con perizia ai sentimenti per i nostri cani, alla qualità della vita che siamo stati in grado di offrirle, a fare valutazioni che pur ammettendo errori ti assolvono dal senso di colpa perché l’amore e il rispetto reciproco che ci ha legati è stata la cosa più forte e quella che ci porteremo dentro per sempre… ciao Tala…

 

3 commenti:

  1. Dedica per Tala anch'io ho perso York in questo modo non mi interessava se moriva ormai a 16 anni e mezzo la vita l'aveva fatta ma sto male perché ha sofferto https://youtu.be/mCINMAS1ADo

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  2. Sì, la sofferenza di un animale è ancora più dolorosa perchè non gliela puoi spiegare. Ma l'infinito amore e fiducia che ripongono in noi in quei momenti è incredibile e forse immeritata.

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