giovedì 1 marzo 2012

La mia Cocorita "Bagig".




Uno dei miei “pet” preferiti tra i molti che ho avuto e ho tutt’ora è stata una dolcissima cocorita gialla. Un’amica  allevava questi splendidi piccoli volatili e doveva essere davvero una brava e amorevole “mamma” perché avevano quasi tutti alcune peculiarità incredibili: imparavano a parlare davvero molto bene e se cresciuti in semi libertà sviluppavano un rapporto simbiotico con le persone. Per semi libertà intendo (questo è ciò che faceva la mia cocorita) la consuetudine dell’animale a uscire dalla gabbia, stare sulla mano o sulla spalla, venire sulla tavola durante i pasti ad assaggiare i cibi di ogni piatto, farsi il bagno sotto al rubinetto del lavello mentre si lavano i piatti,  ecc.   Sono animali molto socievoli e se si possiede un solo soggetto è buona cosa farlo partecipe della vita sociale della famiglia perché in questo modo non soffrirà la solitudine e darà moltissime soddisfazioni. I Pappagallini Ondulati (comunemente chiamate Cocorite) hanno varietà di colori meravigliose da giallo intenso, colore molto comune, all’azzurro cielo screziato di blu e bianco, al verde acqua screziato,  al malva ecc. insomma c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Essendo l’azzurro e il viola i miei colori preferiti  e sapendo che i soggetti maschi sono più docili e propensi a parlare delle femmine  le avevo chiesto di scegliermi un maschietto dai colori preferibilmente malva o azzurro. Come sempre accade nelle situazioni in cui si pianifica una cosa e si realizza esattamente l’opposto mi sono portata a casa una femminuccia completamente gialla. La scelta è caduta su di lei perché la mia amica negli anni aveva notato che le cocorite di colore giallo sviluppavano meglio di altri colori la capacita di ripetere le parole.
 L’ho amata tantissimo! E non avrei mai pensato di affezionarmi in questo modo a un animale così piccolo con il quale solitamente non si riesce ad avere un rapporto, anche fisico, come con un cane o un gatto. Eppure…
Si chiamava Bagig (nome di pura fantasia voluto da mia figlia!) e conosceva perfettamente ognuno di noi con il quale si approcciava in maniera diversa. Sapeva le nostre abitudini, i nostri nomi e le diverse tonalità delle nostre voci. Le cocorite parlano o emettono versi per richiamare l’attenzione e lei lo faceva con noi in modi diversi a seconda della situazione o delle persone. Ciò significa che non era un mero ripetitore di parole ma con ragionamento sceglieva cosa ripetere e in quale circostanza. La cosa divertente era lo sbigottimento degli amici quando si accorgevano che i suoni  emessi erano in realtà parole di senso compiuto!! Ha vissuto solo cinque anni. Di solito in cattività possono arrivare anche a otto - nove anni ma lei a causa di un colpo d’aria per una finestra lasciata socchiusa da mia suocera (mannaggia alle suocere!!!) si è ammalata e a nulla sono servite le nostre cure e le vari consulenze chieste a chiunque, veterinari compresi.
È  morta tra le mie mani. Quasi mi avesse chiamata… ho visto che faticava a reggersi,  l’ho presa e si è accasciata chiudendo per sempre i suoi piccoli occhietti neri. Mi ha lasciato un grande vuoto perché era davvero speciale come lo sono tutti gli animali con i quali si riesce a stabilire un rapporto speciale, un rapporto nel quel non servono le parole per comunicare.
Ho voluto scrivere questo post perché a volte le persone si privano della possibilità di un affetto speciale solo perché non possono tenere cani o gatti per mille motivi, sottovalutando il potenziale affettivo che può dare anche un animale così piccolo e che richiede davvero poco impegno donando così tanto.