Non
è facile descrivere una Corgina come India perché lei era tutto e
il contrario di tutto.
Fin
dalla sua venuta al mondo dove sembrava morta e invece non lo era…
E’
nata nel mese di Novembre, a metà del mese di Novembre, e la sua
mamma, Lara, la notte che decise di far nascere lei e i suoi
fratellini pensò bene di scegliere in autonomia il luogo e il
momento.
Le
nostre abitudini familiari ci consentono di controllare più
accuratamente i nostri pelosi che per qualche motivo richiedono
particolari accorgimenti e questo semplicemente perché Giangi è un
nottambulo e non si corica mai prima delle 3 – 4 del mattino,
mentre io perdo conoscenza alle 9 di sera ma alle 6 del mattino, con
il canto del gallo, sono già sveglia e pronta a l’azione.
Ecco,
tutto è accaduto in quelle due ore o poco più in cui entrambi
dormivamo.
Quella
sera Lara era stata fatta uscire per ultima proprio per non lasciarla
poi troppo a lungo in casa prima di uscire nuovamente ma al momento
di rientrare non ne aveva proprio voglia. Era visibilmente
irrequieta, nervosa, agitata ma sono condizioni normali per una
Corgina così vicina al parto. Giangi allora decise di attendere un
po’ e lasciarla girare in giardino ancora qualche minuto anche per
darle modo di fugare eventuali dubbi su strani rumori che poteva aver
sentito ed essersi perciò allarmata. Si sa che di notte i cani sono
molto più guardinghi e solleciti ai rumori e alle stranezze di
qualsiasi tipo, pertanto poteva essere questo il caso, poteva aver
sentito la presenza di qualche animale ed
essersi allarmata
più del solito proprio per la condizione in cui si trovava.
Forse
poi aveva cercato di rientrare ma Giangi non poteva averla sentita
perché si era addormentato.
Qualche
ora dopo, al mio risveglio, sapevo di doverla controllare prima di
ogni altra cosa ma nella sua cuccia non c’era e nella stanza
nursery nemmeno. Il giardino era il luogo successivo dove dovevo
controllare e dopo averla ripetutamente chiamata senza alcuna
risposta ho iniziato a cercarla in quei luoghi che potevano
rispondere ai requisiti di “tana”, luogo sicuro dove poter far
nascere i suoi piccoli.
Questo
è un fatto strano ma comunque rientrante in una logica perfetta;
anche le Corgine più ubbidienti (come Lara) quando devono adempiere
ai loro doveri di mamme pensano innanzi tutto a proteggere i piccoli
e poi, forse, a rispondere alle richieste umane.
La
trovai con i suoi piccoli sotto alla siepe di recinzione in un
anfratto scavato non so se per l’occasione o altro. Essendo
Novembre il clima era freddo e i piccoli, passati velocemente in
rassegna, li ho infilati nelle tasche della giacca per poter prendere
in braccio Lara e portarli tutti in casa. Nel frattempo svegliai
anche Giangi che iniziò a occuparsi dei piccoli mentre io mi
occupavo della mamma.
I
piccoli erano tutti gelidi e ipotermici il che significava, per dei
batuffolini di poche decine di grammi, essere già o vicini alla
morte. Infatti, questo sembrava India… sembrava non avercela fatta…
era un piccolo pezzo di ghiaccio che venne deposto sopra il
calorifero fin tanto che Giangi si occupava di rianimare quelli che
erano visibilmente vivi. Li mise sotto l’acqua molto calda e dopo
averli riscaldati in quel modo
li aveva strofinati un bel po’ per
asciugarli e prolungare il tipico massaggio che riattiva la
circolazione. Di India, dopo qualche occhiata che aveva
apparentemente confermato la prima impressione, non si era più
preoccupato tanto che era stata messa sopra un ripiano in attesa di
potercene occupare più tardi. Finito di sistemare e pulire Lara le
sono stati messi accanto e tutti al calduccio i suoi piccoli che si
erano ripresi perfettamente. Ma nel tragitto dal bagno alla nursery,
passando davanti al mobile dove si trovava la
cucciolina inerte, Giangi vede, anzi ha l'impressione di vedere un
piccolo fremito, un sussulto quasi impercettibile del corpicino
lasciato in disparte perché ritenuto privo di vita. In un secondo
realizza che la piccola Corgina tricolore, nonostante il tempo
trascorso al freddo e quello trascorso in casa apparentemente morta è
ancora viva... ecco questo è stato l'ingresso nel mondo di India,
con coraggio e determinazione! E in questo modo ha vissuto tutta la
sua vita.
Credo
sia stato il Corgi più anarchico che abbiamo mai avuto.
Cagnina
con buonissimo carattere e molto affettuosa e ubbidiente in apparenza
ma in realtà volitiva, testarda e insofferente a ogni imposizione.
Non c’è mai stato luogo che abbia potuto contenerla e nemmeno i
momenti di maternità hanno modificato questo lato del suo carattere.
Accudiva discretamente i suoi piccoli nelle prime 24 ore e poi era
già pronta per nuove avventure e non c'è mai stato verso di farle
capire il contrario. Per non parlare della scelta dei padri dei suoi
piccoli... sempre e solo scelti da lei!!! Impossibile calcolare il
momento giusto dell'estro e qualsiasi calcolo facessimo, con lei e
solo con lei, non
è mai stato azzeccato! In nessuna delle sue gravidanze siamo
riusciti a scegliere il compagno ideale. Fortuna ha pensato di
accoppiarsi
solo con Corgi e non è andata a cercare un padre altrove
e per carità i mariti che lei ha scelto in linea di massima sono
stati quelli che le avremmo proposto ma magari non proprio nella
sequenza scelta
da
lei. A parte questo piccolo particolare ha fatto dei figli bellissimi
dando il meglio della sua importantissima genealogia.
Ha
vissuto la sua esistenza con l'acceleratore al massimo, sembrava
avere la necessità di vivere velocemente e intensamente quasi
sapesse fin da sempre che la sua vita non sarebbe stata lunghissima.
Sapevamo
che la sua audacia e incoscienza prima o poi le avrebbe causato dei
problemi, che saltare staccionate, balconi e recinzioni le sarebbe
costato ben più di due ernie delle quali abbiamo dovuto operarla nel
corso degli anni. In realtà è bastato molto meno, semplicemente una
corsa fatta a freddo, la mattina, appena uscita in giardino. Una
corsa che l'ha paralizzata completamente partendo dalle zampe
posteriori, passando per vescica e sfintere per arrivare nel corso di
24 ore a paralizzare anche le zampe anteriori. Inutili gli
accertamenti con più di un veterinario, la diagnosi è stata unanime
e senza possibilità di ulteriori tentativi se non la triste e
dolorosa decisione di metterla a nanna per sempre.
Inutile
soffermarsi sulle dolorose scelte che ci vedono attori nella vita dei
pelosi che amiamo.
Ci
siamo sforzati di sembrare sereni perché fino al momento in cui non
ha chiuso gli occhi ha continuato a guardarci per capire cosa stava
accadendo e se è vero che gli ormoni che produciamo a seconda degli
stati d'animo hanno un odore facilmente riconoscibile dai cani, lei
ha percepito perfettamente la paura e il dolore che avevamo nel cuore
al di là del sorriso e le parole dolci che stavamo profondendo.
Questa
è la storia di India, una Corgina che pensavamo sarebbe diventata un
bellissimo Corgioletto (Corgi angioletto) se non fosse stato che il
destino aveva già tessuto per lei una trama diversa e che con il
giusto ordito avrebbe dato vita a una delle Corgine più impavide che
abbiamo mai conosciuto perché fin dal primo istante di vita, dietro
ai suoi scurissimi e dolcissimi occhioni si nascondeva un
temperamento da amazzone... ecco questa è stata India... una
guerriera!
Mi hai fatto piangere .... 😢 Rip forte e bellissima India
RispondiElimina<3
Eliminaviva le corgine guerrigliere e impavide
RispondiEliminaVero! Sono delle forze della natura! :)
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