Tala ci è stata
affidata da un amico allevatore e il nome originariamente scelto per lei era “Itala”
di buon auspicio per la sua vita futura in Italia. A casa però per noi era
diventata Tala a volte Taluchka come vezzeggiativo e coccolativo… eh già, da
noi i nomi dei pelosi hanno un mucchio di varianti a seconda dell’occasione in
cui dobbiamo rivolgerci a loro: Clody… Claudio… Topo, Puccio… Puccetto, Ozzy…
Ozzino… Porzio (che non centra nulla ma è il nome con cui ci rivolgiamo a Ozzy
quando abbiamo qualcosa di molto serio da dirgli), Orsa… Orsetta… Orsaccia…ecc
Era Agosto del 2003,
un’estate caratterizzata da un caldo eccessivo iniziato a Maggio e terminato a
fine Agosto con acquazzoni impressionanti proprio quando ci siamo messi in strada
con il nostro vecchissimo camper, stile “figli-dei-fiori”, per andare a prenderla
a Varsavia in Polonia.
Appena ci vide, pur
avendo già sei mesi e vivendo con altri cani tra cui la madre e una sorella, ci
adottò istantaneamente forse avvisata dal sesto senso che saremmo stati i suoi
futuri compagni o forse sentendo che l’abbraccio con cui Giangi la coccolò la
prima volta era per sempre - modalità di abbraccio che Tala adotterà solo con
lui per tutta la vita...
Fummo ospiti dei
nostri amici per qualche giorno e durante la nostra permanenza non si stacco
mai da Leonardo, che al tempo non aveva ancora sei anni e che giocò con lei per
quasi tutto il tempo. L’istinto materno che aveva dimostrato fin da cucciola, o
meglio il saper riconoscere i tratti somatici dei cuccioli (in quel caso quelli
di mio figlio) sarà una caratteristica che l’accompagnerà per tutta la sua
vita.
Il suo aspetto non
tipicamente corgesco, taglia grande e di colore sabbia con molte carbonature
nere, le fece guadagnare il soprannome
di “faina” proprio per la somiglianza con quest’ultimo animale soprattutto da
cucciolona, in quel periodo della crescita in cui le sproporzioni li rendono
particolari… nel suo caso magra, lunghissima e con un colore così strano!
Caratterialmente tenace,
affettuosissima e tenerissima con qualsiasi umano ma senza alcun dubbio femmina
alfa e vista la sua mole non ebbe mai nessun problema a farsi rispettare da
chiunque di pari specie. Unica eccezione i suoi figli ai quali concedeva
perfino di mangiare nella sua ciotola, gesto che a qualsiasi altro cane avrebbe
causato morte immediata per sgozzamento!
La cosa che più ci ha
strabiliato in lei e che in molti anni di allevamento non abbiamo riscontrato
in nessun’altra mamma-corgi (se non occasionalmente) è stata la capacità di
riconoscere i suoi figli anche dopo molti anni.
Capita spesso che i
nostri bambini nel corso della loro vita vengano a trovarci accompagnati dai
loro bipedi e nonostante i cani di casa li accolgano in maniera festosa non
sempre le famiglie si riuniscono con successo, nel senso che la maggior parte
delle volte non avviene, soprattutto dopo molti anni, il riconoscimento
madre-figlio. Lei invece ha sempre riconosciuto i figli che abbiamo avuto modo
di rivedere anche a distanza di anni e il riconoscimento era evidente proprio
per la sua poca propensione all’espansione con qualsiasi animale che non fosse
un suo figlio.
Quei figli tanto
amati, che venivano partoriti deponendoli con dolcezza nelle mani di Giangi e
nessun altro!
Tala se n’è andata in
un pomeriggio soleggiato ma ventoso, preludio di un temporale come poche volte
abbiamo visto nel corso degli anni che ci ha visti abitare in questo luogo e forse
dello stesso tipo di quelli incontrati quando andammo a prenderla a Varsavia…
quasi un presagio che ci annunciava che se ne stava andando nello stesso modo
in cui era arrivata…
Purtroppo non se n’è
andata da sola ma l’abbiamo messa a nanna perché la sua vita era diventata troppo
dolorosa e poco dignitosa e mi rimarrà per sempre impresso nella mente il suo
ultimo sguardo… affettuoso e sempre fiducioso quasi a confortarci per la
decisione dolorosa che avevamo preso sostituendoci a Madre Natura, quel tipo di
decisione, quel libero arbitro che ti lascia dentro molti dubbi ma ti costringe
a riflettere, a pensare con perizia ai sentimenti per i nostri cani, alla
qualità della vita che siamo stati in grado di offrirle, a fare valutazioni che
pur ammettendo errori ti assolvono dal senso di colpa perché l’amore e il
rispetto reciproco che ci ha legati è stata la cosa più forte e quella che ci
porteremo dentro per sempre… ciao Tala…
Dedica per Tala anch'io ho perso York in questo modo non mi interessava se moriva ormai a 16 anni e mezzo la vita l'aveva fatta ma sto male perché ha sofferto https://youtu.be/mCINMAS1ADo
RispondiEliminaSì, la sofferenza di un animale è ancora più dolorosa perchè non gliela puoi spiegare. Ma l'infinito amore e fiducia che ripongono in noi in quei momenti è incredibile e forse immeritata.
RispondiEliminaParole sante!
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