

Certamente l’aspetto dell’antico progenitore non era quello del
Corgi odierno e probabilmente neppure la sua funzione primaria, quella cioè di
cane da pastore.
In epoche più recenti hanno sicuramente contribuito a fissare il Corgi odierno il Lancashire Heeler, razza inglese sconosciuta in Italia ma anticamente molto diffusa in Inghilterra e il Vasgostaspetz, un “cugino” scandinavo che spesso accompagnava i navigatori del nord Europa con i quali le popolazioni britanniche hanno avuto contatti sin dalle epoche più remote.
In epoche più recenti hanno sicuramente contribuito a fissare il Corgi odierno il Lancashire Heeler, razza inglese sconosciuta in Italia ma anticamente molto diffusa in Inghilterra e il Vasgostaspetz, un “cugino” scandinavo che spesso accompagnava i navigatori del nord Europa con i quali le popolazioni britanniche hanno avuto contatti sin dalle epoche più remote.
Comunque si sia andato formando, questo cane di solida struttura
e basso sugli arti per molti anni è stato il “tuttofare” nelle piccole fattorie
gallesi, dove durante il giorno essenzialmente guidava e sorvegliava al pascolo
le poche vacche che i contadini possedevano, onere che spesso condivideva con i
giovani figli dei contadini che in pratica seguiva ovunque.

Riconosciuto ufficialmente dalla cinofilia negli anni 30 del secolo scorso è stato quindi diviso in due razze distinte, il Cardigan e il Pembroke, dal nome delle due contee inglesi dove si erano andati formando. Da allora non sono più ammessi accoppiamenti tra le due razze, che hanno ovviamente marcato sempre più, col passare degli anni, le rispettive differenze morfologiche.
Entrambe le razze però mantengono ancora ben vive quelle doti di rusticità, solidità, duttilità, addestrabilità unite a una incredibile dolcezza d’animo che hanno reso il Corgi il beniamino di tante famiglie di un tempo e di oggi.
Fu forse questo il motivo (unitamente ai consigli di Thelma Gray, la più grande cinofila inglese di tutti i tempi) a spingere, ormai quasi un secolo fa, un padre di nome Edoardo a regalare a sua figlia Elisabetta una coppia di Corgi Pembroke. Da allora i Corgi non hanno più abbandonato quella bimba, e quando la giovane Elisabetta venne incoronata Regina d’Inghilterra, i suoi piccoli amici a quattro zampe si sono seduti sul trono accanto a lei. E lì sono rimasti fino ad oggi.
Oggi il Corgi è
principalmente un cane da compagnia che ben si adatta a qualsiasi tipo di vita
e veramente di poche esigenze.

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