L'avvicendarsi delle
feste natalizie porta sempre molta gioia o quantomeno una sorta di allegro
buonumore.
Si tratta certamente della
festa più amata e sentita dai bimbi: i grandi di conseguenza si muovono
affinché la magia di questo bellissimo momento si cristallizzi per diventare
ricordo felice nella memoria di futuri adulti.
Dal
momento che non sono profondamente religiosa ho sempre adorato il lato pagano
del Natale. I preparativi e i piccoli sotterfugi per nascondere ai miei figli
la vera identità di Babbo Natale sono sempre stati un gioco magico al quale mi
sono prestata per anni con un piacere direi quasi speranzoso... chissà, forse
un giorno avrei scoperto anch'io l'esistenza di Babbo Natale! Trascorrere
infiniti momenti, anno dopo anno, a scrutare il cielo nella speranza di veder
passare la mitica slitta trainata da renne che grazie alla polvere magica
riesce a volare mi ha abituato a questa emozionante attesa che ancora oggi mi
vede alzare gli occhi al cielo pensando... "chissà... magari prima o poi
lo vedo!".
Sono convinta che
anche i nostri piccoli amici pelosi credano all'esistenza di Babbo Natale e
poiché la loro percezione è più sensibile della nostra ho imparato a fidarmi
del loro intuito e percepisco chiaramente che il loro atteggiamento muta
sensibilmente con l'avvicinarsi del Natale. Partecipano alle frenetiche
preparazioni come fosse naturale e posso affermare con certezza che il complesso
turbinio di attività legato alle feste natalizie li coinvolge loro malgrado e
come noi sono contagiati da questa euforica allegria.
La
preparazione dell'albero e la distribuzione degli addobbi natalizi in casa è
l'attività che a tutti gli effetti apre le porte all'ingresso delle feste e i
nostri corgini mi seguono in tutto ciò con scrupolosa attenzione... A loro non
deve sfuggire nulla, devono sapere tutto ciò che accade in questo branco di
pazzi che sono i loro bipedi! Dinanzi all'albero ancora vuoto osservano i miei
gesti meticolosi che con molta pazienza scelgono il luogo giusto per ogni
addobbo e loro con altrettanta pazienza sembrano attendere di dover approvare
ogni disposizione. Sì, perché io li guardo mentre loro guardano me e sono lì,
seduti, che con serietà e compostezza seguono ogni cosa. Ovviamente non parlo
dei piccoli di casa, per loro ogni attività rappresenta un pretesto di gioco e quando
sono presenti diventa quasi impossibile addobbare l'albero. Mi riferisco ai
miei patatoni più grandi, che sono davvero incredibili. Anche la condivisione
del riposo dopo la fatica rende la loro partecipazione straordinaria....Sono
realmente affaticati e bisognosi di riposo dopo il loro intenso lavoro di
controllo!!!
Poi c'è l'arrivo e
l'intrattenimento di amici e parenti che nei vari giorni si succedono alla
nostra porta... e in questo loro sono davvero insuperabili. Sanno che non
devono assalire le persone né tanto meno fare confusione o abbaiare quando
arriva qualcuno e allora eccoli lì, tutti in fila, composti, all'ingresso di
casa come discreti maggiordomi che attendono gli ospiti per scortarli ai loro
posti. Orsa sceglie il suo ospite, gli si siede davanti e lo fissa negli occhi
con uno sguardo tra l'intimidatorio e il minaccioso, ma in realtà con l'unico
intento di farsi accarezzare. Mawi pizzica le caviglie e nel tempo impiegato a
guardare chi-ti-ha-fatto-cosa lei è già distesa a pancia all'aria, pronta per
le coccole. Puccio, con il quale chi si ferma è perduto poiché lui deve,
assolutamente, sedersi o sdraiarsi sopra i piedi di qualcuno. Ozzy, il
tenebroso, che deve tenere la situazione sotto stretto controllo, segue i movimenti
delle persone in casa, incalza e non molla nessuno nemmeno per un attimo. Ai
suoi occhi i nostri ospiti sono tutti potenzialmente pericolosi e lui li deve
seguire ovunque, bagno compreso, per assicurarsi che si comportino bene. Iggy e
Jimi che non tollerano l'irruenza e se qualcuno si appresta a valicare il
cancello di accesso al giardino con troppo entusiasmo lo rimettono
istantaneamente in riga con piccoli morsi alle caviglie quasi a voler dire
"piccole pecore pestifere che non sanno stare nel gregge"! Insomma
sanno fare bene il loro lavoro e in ogni occasione ci tengono a dare il loro
contributo.
Ma
la parte che a loro piace sicuramente di più è il momento Masterchef... E sanno
che devono giocarselo bene altrimenti sono fuori dalla mia cucina!!! Per me
cucinare è diventato ormai uno sport più che una passione perché doverlo fare
con tutti i miei corgini intorno mi ha obbligata a diventare una specialista
delle discipline salto-ai-corgi-ostacoli-con-pentola-in-mano e della
gimcana-incrociata-con-piatti-e-bicchieri. Riuscire a muoversi in una cucina
con i pelosi tra i piedi è davvero un'arte difficile da apprendere che richiede
anni di preparazione ed esercizio. E anche per loro la possibilità di essere
ammessi in cucina mentre qualcuno è ai fornelli richiede preparazione e
pazienza e con il tempo hanno imparato che possono stare lì ma devono stare
fermi se vogliono poter agguantare qualche avanzo di leccornia. E un Corgi, si
sa, per una briciola di cibo farebbe qualsiasi cosa... anche la statua per ore!
Ecco, questo è il ritmo
con cui trascorriamo le vacanze nella nostra famiglia e a tutto ciò si deve
aggiungere, come in questo ultimo Natale, due progesteroni, tre accoppiamenti e
il parto della nostra Pina...
Ma noi amiamo tutto
ciò e lo sfarzo ostentato di inutili regali o le corse frenetiche per le
strenne natalizie hanno una parte relativa nella nostra vita. Penso che mai come
ora sobrietà e parsimonia dovrebbero essere parole sempre presenti nel nostro
vocabolario e nella nostra mente, non solo per rispetto del momento che stiamo
vivendo che ci vede sempre più poveri e con sempre più persone senza lavoro, ma
soprattutto perché possono insegnarci ad apprezzare le cose semplici come gli
affetti, la condivisione, la solidarietà e naturalmente la compagnia e l'amore
insostituibile di un compagno peloso che insieme a noi attende con gioia
l'arrivo di Babbo Natale.
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