Cosa c’è di più
bello che amare moltissimo il proprio peloso e vederlo mettere al
mondo i suoi piccoli… con Anjia ormai pensavo non sarebbe più
accaduto e sarebbe stato un vero peccato perché l’attitudine
materna che più volte aveva dimostrato nei confronti di cuccioli di
altre mamme era stata davvero impressionante.
Anjia è stata la mia
prima Welsh Corgi Cardigan e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. E’
arrivata da noi all’età di nove mesi e pur essendo una corgina
sensibile, equilibrata e ben socializzata probabilmente è stata poco
“toccata” in età neonatale facendole sviluppare una lieve fobia
per qualsiasi approccio troppo ravvicinato. Si fa coccolare e si fa
prendere in braccio irrigidendosi un po’ ma alcune parti del suo
corpo sono tabù: se le tocchi le zampe si ritrae e scappa via.
Asciugarla dopo le uscite con la pioggia è una tragedia… la pancia
se la lascia toccare con un minimo di tolleranza ma quando cerchi di
asciugarle le zampe si divincola come se fosse posseduta!
Le unghie
non è stato mai possibile tagliarle, per fortuna fa molto movimento
e in questo modo riesce a consumarle ma se avesse una reale necessità
di toelettatura dovrei farlo in anestesia! Lo stesso vale per la
spazzola… potrebbe morire di disperazione se tentassi di
spazzolarla per più di cinque secondi, il tempo necessario a
divincolarsi e scappare a zampe levate.
La cosa che fa tenerezza, in
questi momenti, è vedere chiaramente il panico nei suoi occhi e
nonostante questa paura incontrollabile non ha mai avuto nei nostri
confronti un atto di rivolta violenta come ad esempio morderci. Mai…
Alla luce di queste sue
problematiche anche l’accoppiamento sapevamo sarebbe stato
difficoltoso, per lei i preliminari possono andare ma quando il
contatto prevedrebbe qualcosa di più, scappa senza possibilità
alcuna.
Difficoltà logistiche
a parte la mia dolce ragazza ha delle belle caratteristiche
morfologiche e per lei volevo un compagno che fissasse le sue qualità
e implementasse possibilmente le sue carenze. Sono riuscita con molta
fatica e grazie all’aiuto sincero di una cara amica, titolare di
uno dei più importanti e di lunga data allevamenti di Welsh Corgi Cardigan degli
Stati Uniti ad avere il seme del suo bellissimo Rocky… un “ragazzo”
che solo per scrivere i suoi titoli non basterebbero due righe di un
foglio. Insomma... Bellissimo!!! Nero e bianco e con un carattere
aperto e gioviale…
L’inseminazione è
stata fatta da un veterinario che personalmente considero il guru nel
campo della riproduzione canina e per fare stare tranquilla Anjia
l’abbiamo sedata in modo che potesse rilassarsi senza nessuna forma
di panico.
Mi sono chiesta più
volte se fosse valsa la pena investire così tante energie e risorse
anche economiche in un’impresa così ardua e sottoporre Anjia a
stress per lei intensi anche se del tutto irrilevanti per qualsiasi
peloso diverso da lei. Non ho trovato risposte fino al momento in cui
ho visto i suoi piccoli… due splendidi cuccioli, bellissimi e
dolcissimi. E vedere lei che abitualmente si muove con un’energia
incontenibile, camminare in punta di zampine per non calpestare i
suoi piccoli e
accorrere al loro minimo gemito mi ha dato la serenità
e la certezza di aver fatto una cosa giusta anche se contro natura
come qualcuno potrebbe obiettare. Normalmente cerchiamo di non
interferire con le leggi naturali e la maternità è una di quelle.
Ma nel caso di Anjia, che dire, il suo modo di guardare i cuccioli e
la sua sensibilità nell’avvicinarli che contrasta con la sua
innata incontenibile esuberanza ci hanno fatto capire che è una
mamma bravissima ma soprattutto felice…