Che le due razze siano in piena e
forte ascesa ormai si è ravvisato da tempo e che questo non sia auspicio di conseguenze
positive anche.
Abbiamo davanti agli occhi
diversi esempi di razze rovinate geneticamente ed esteticamente per effetto
delle tendenze del momento e l’idea che anche il Corgi possa subire simili
mutamenti francamente mi terrorizza.
Mi terrorizzano e pietrificano
anche la quantità di messaggi che pervengono giornalmente alla nostra casella
di posta elettronica con domande più o meno insulse, tanto che alla maggior parte
rispondiamo, cercando di essere cortesi (e a volte è davvero faticoso!), in modo
stringato ed evasivo con nessuna intenzione di affidare i nostri piccoli a
persone tanto superficiali.
Allo stesso modo non riceviamo in
visita persone che non abbiano già le idee chiare.
Perché spesso si pensa a un
allevamento come a una struttura a se stante dove si trovano più o meno cani da
vedere a giorni e orari fissi come in un negozio. Il nostro non è di questo
tipo, i nostri pelosi vivono con noi e le persone che vogliono conoscerli
visitano la nostra casa. Ecco, sono francamente stanca di ricevere nella mia
casa, nella mia intimità chi molto spesso sta solo facendo il classico giro
domenicale a vedere cuccioli anziché andare al Centro Commerciale e nel nostro
caso visto che abitiamo vicino al mare dopo aver fatto la canonica passeggiata
in spiaggia oppure, se è estate, dopo una giornata trascorsa ad abbronzarsi e
li vedi arrivare paonazzi, in costume e ciabatte infradito!
Molte volte non sanno nemmeno la
differenza tra il Cardigan e il Pembroke e sembra che uno valga l’altro purché
sia Corgi, sicuramente con una leggera preferenza per “quelli arancioni”. Per
carità, saranno anche affini, ma hanno pur sempre delle differenze, delle
peculiarità, delle caratteristiche che li diversificano e che dovrebbero essere
più che sufficienti per far riflettere su quale potrebbe essere dei due un
futuro compagno di vita. Bè, fa niente, è lo stesso, sono inezie… ma siamo
impazziti?!?!? Un’approssimazione, un pressapochismo inaccettabile se pensiamo
che stiamo pianificando il destino dei nostri piccoli.
E dopo anni di campagne contro
l’abbandono dove è stato sottolineato fino alla nausea di non regalare cuccioli
in occasione del Natale, compleanno ecc., ecco ora proliferare, anche per le
nostre razze, richieste di questo tipo e quando si tenta di spiegare perché non
è positivo
scegliere un cane per interposta
persona per poi regalarlo magari all’insaputa dell’interessato che
probabilmente lo avrà visto in qualche film o cartone e avrà espresso ad alta
voce il classico desiderio di averne uno
uguale ma allo stesso modo di chissà quanti altri “oggetti”, a quel punto
sparisce tutta la giovialità espressa inizialmente e neppure ringraziano per i
consigli regalati, comunque convinti che la loro altruistica idea di regalare
un cane sia sempre la migliore!
Ma d’altra parte come si può
reagire positivamente se la maggior parte delle richieste verte sulla
disponibilità immediata del cucciolo e del costo. Dovrebbe essere chiaro e
compreso che i nostri piccoli non sono merce esposta in un negozio, che il
lavoro che facciamo dalla nascita fino al momento di separarcene è faticoso ma
soprattutto colmo di amore per questi piccoli esseri pelosi e il nostro intento,
speranza e volontà è quello di trovare
nel mondo la loro bipede anima gemella. Un bipede che li stia attendendo con
trepidazione e non veda l’ora di colmare d’amore la propria vita e quella del
suo futuro fedele amico quattro-zampe-corte.
Lo scorso anno avevo scritto un
post che già ravvisava un cambiamento nell’approccio delle persone all’acquisto
di un Corgi ma a distanza di pochi mesi la situazione è sostanzialmente
cambiata e le richieste di questo tipo non si contano. Che poi aldilà della
richiesta si tratta anche di persone molte volte maleducate perché qualsiasi
risposta diamo non si soffermano un minuto per ringraziare e presuntuose perché,
quando si cerca di spiegare la motivazione di un diniego o una richiesta di
ulteriori informazioni per cercare di capire le persone che ci troviamo di
fronte, reagiscono offesi a morte come se li avessimo accusati di chissà quale
gravissimo reato. Persone che non hanno mai avuto cani e sono convinti di
sapere quale tipo di soggetto è meglio per loro. Persone che hanno avuto cani e
nonostante tu spieghi che il Corgi non è un cane come gli altri se ne fregano e
sono convinti di saperne di più di chiunque altro. Persone con figli poco
educati che vorrebbero lasciare i miei preziosissimi fagottini pelosi in balia
di mostruosi piccoli bipedi perché tanto “sono bambini”. Persone a cui
piacciono molto ma li lascerebbero in giardino perché in casa sporcano.
Ecco, a tutte queste e altre che
sicuramente ho dimenticato di citare vorrei dire di lasciar perdere, di
rivolgersi altrove, di dimenticarsi della nostra esistenza e possibilmente
anche di quella dei Corgi in generale perché persone così non giovano alla
razza, a questa razza che per essere preservata e migliorata necessita di amore,
conoscenza e perseveranza come è stato fatto finora.