Uno dei miei “pet” preferiti tra i molti che ho
avuto e ho tutt’ora è stata una dolcissima cocorita gialla. Un’amica allevava questi splendidi piccoli volatili e doveva essere
davvero una brava e amorevole “mamma” perché avevano quasi tutti alcune
peculiarità incredibili: imparavano a parlare davvero molto bene e se cresciuti
in semi libertà sviluppavano un rapporto simbiotico con le persone. Per semi
libertà intendo (questo è ciò che faceva la mia cocorita) la consuetudine
dell’animale a uscire dalla gabbia, stare sulla mano o sulla spalla, venire
sulla tavola durante i pasti ad assaggiare i cibi di ogni piatto, farsi il
bagno sotto al rubinetto del lavello mentre si lavano i piatti, ecc.
Sono animali molto socievoli e se si possiede un solo soggetto è
buona cosa farlo partecipe della vita sociale della famiglia perché in questo
modo non soffrirà la solitudine e darà moltissime soddisfazioni. I Pappagallini
Ondulati (comunemente chiamate Cocorite) hanno varietà di colori meravigliose
da giallo intenso, colore molto comune, all’azzurro cielo screziato di blu e
bianco, al verde acqua screziato, al malva ecc. insomma c’è solo l’imbarazzo
della scelta.
Essendo l’azzurro e il viola i miei colori preferiti e sapendo
che i soggetti maschi sono più docili e propensi a parlare delle femmine
le avevo chiesto di scegliermi un maschietto dai colori preferibilmente malva o
azzurro. Come sempre accade nelle situazioni in cui si pianifica una cosa e si
realizza esattamente l’opposto mi sono portata a casa una femminuccia
completamente gialla. La scelta è caduta su di lei perché la mia amica negli
anni aveva notato che le cocorite di colore giallo sviluppavano meglio di altri
colori la capacita di ripetere le parole.
L’ho amata
tantissimo! E non avrei mai pensato di affezionarmi in questo modo a un animale
così piccolo con il quale solitamente non si riesce ad avere un rapporto, anche
fisico, come con un cane o un gatto. Eppure…
Si chiamava Bagig (nome di pura fantasia voluto da mia figlia!) e
conosceva perfettamente ognuno di noi con il quale si approcciava in maniera
diversa. Sapeva le nostre abitudini, i nostri nomi e le diverse tonalità delle
nostre voci. Le cocorite parlano o emettono versi per richiamare l’attenzione e
lei lo faceva con noi in modi diversi a seconda della situazione o delle
persone. Ciò significa che non era un mero ripetitore di parole ma con
ragionamento sceglieva cosa ripetere e in quale circostanza. La cosa divertente
era lo sbigottimento degli amici quando si accorgevano che i suoni emessi
erano in realtà parole di senso compiuto!! Ha vissuto solo cinque anni. Di
solito in cattività possono arrivare anche a otto - nove anni ma lei a causa di
un colpo d’aria per una finestra lasciata socchiusa da mia suocera (mannaggia
alle suocere!!!) si è ammalata e a nulla sono servite le nostre cure e le vari
consulenze chieste a chiunque, veterinari compresi.
È morta tra le mie mani. Quasi mi avesse chiamata… ho visto che
faticava a reggersi, l’ho presa e si è accasciata chiudendo per sempre i
suoi piccoli occhietti neri. Mi ha lasciato un grande vuoto perché era davvero
speciale come lo sono tutti gli animali con i quali si riesce a stabilire un
rapporto speciale, un rapporto nel quel non servono le parole per comunicare.
Ho voluto scrivere questo post perché a volte le persone si privano
della possibilità di un affetto speciale solo perché non possono tenere cani o
gatti per mille motivi, sottovalutando il potenziale affettivo che può dare
anche un animale così piccolo e che richiede davvero poco impegno donando così
tanto.